serafinimassimo@hotmail.it-alessiachemello@hotmail.com-serafiniloris@hotmail.com
martedì 25 dicembre 2007
Apertura confine
...finalmente il 23 dicembre 2007 un gruppo numeroso di persone si è ritrovato a Ponte Vittorio per festeggiare insieme ai vicini sloveni questa conquista... Oltre alle doverose cerimonie ufficiali si è assisito a momenti veramente toccanti con l'inno italiano e sloveno seguiti da quello dell'Europa unificata... I festeggiamenti, oltre che a pranzo si sono prolungati in osteria fino a tarda notte...sloveni alticci e piuttosto intraprendenti compresi!!!
Foto storica
festa al tendone
lunedì 10 dicembre 2007
Sempre nuove bariste in osteria!
Generale
Molto ha fatto per i ragazzi di un tempo, le sue visite in paese con dei piccoli pensieri per il Natale hanno reso le feste dei bambini ancor piu' gioiose.
A 94 anni le sue parole in chiesa hanno commosso non solo quei bambini oggi diventati adulti ma pure quella piu' giovane generazione che ha avuto solo oggi la fortuna di conoscere un personaggio di così grandi valori.
domenica 9 dicembre 2007
AVVISO
Il divieto entrerà in funzione dalle ore 9 fino alle 17 e riguarderà anche il divieto di sosta lungo tutta l'area centrale di Prossenicco a partire dalle ore 7 fino alle ore 17!!!
A questo punto la domanda che sorge spontanea è "Ma come facciamo ad andare alla festa se le strade sono tutte bloccate?????"
No problem ..... durante il periodo del divieto sarà possibile usufruire del servizio gratuito di bus-navetta !!!
Vi aspettiamo numerosi!!!
martedì 4 dicembre 2007
domenica 2 dicembre 2007
Guida alle caratteristiche degli abitanti di Prossenicco visti da Dolores
Ivo: c'è ma non si vede.
Fiorita: UN'AMICA
Bubi (Mauro): sempre presente quando c'è da lavorare, un compagno all'osteria per l'aperitivo. INTER
Giuditta: distinta, disponibile, riservata.
Gusto: la famiglia, la casetta in Carmanua ed il ricordo di un piccolo grande amico.
Massimo: gigante buono
Mariutta: affabile, buona, un'ora per andare e un'ora per tornare da messa. Però ci va sempre.
Joseff: giretto in Slovenia, molto ospitale, ha sempre compagnia sulla sua veranda.
Illa: la formichina previdente.
Giovanni: il suo compagno. Passeggia sorride e saluta. Alla sagra balla.
Margherita: ama i suoi gatti e fa la polenta nereta più buona che esista.
Fausto: il filosofo. Alimenta il fuoco sacro della sagra.
Berto: un brontolone buono, molto informato su tutto.
Alma: ha gestito per tanti anni l'ultimo negozio di prossenicco, ora divide il suo tempo fra una terrazza superfiorita e tante splendide ragazze
Ianto:l'incarnazione della forza della natura ,la briscola con un bicchiere anche 2 di buon vino.
Evelina: una bella signora, tutta casa, chiesa e SINGER(cucito).
Vittorio: autonomo e orgoglioso, puntuale all'apertura dell'osteria.
Giovanin: alla domanda "Come sarà il tempo?" risponde "Aaaa-Eeeee-Iiiii-Ooooo-Uuuuu".
Diego: il finanziere, il lasciapassare per la Slovenia.
Ester: bella, gentile ed enigmatica. Pianta tanti fiori.
Redento ed Elvira: ma hanno residenza a Prossenicco o ad Attimis? Io li vedo sempre sorridenti a passeggiare per il nostro paese.
I Plinz: l'esatta divisione dei compiti: uno lavora in casa e uno fuori.
Franca:fino all'anno scorso gestiva con successo l'osteria, ora gestisce l'album dei ricordi, 3 splendidi nipoti e qualche passeggiata.
Berto: tanto mal di schiena ma anche tanta motosega e legna.
Alan: mi mette in difficoltà tanto è bello, gentile ed enigmatico.
Tranquilla: la guardiana del piccolo borgo.
Beppino: ama il bicchiere pieno, la natura e possiede un piccolo paradiso terrestre.
Luca: 5 amori: Tommy, Michela e bosco, bosco e bosco.
Michela: bella e dolce. Per amore si fa tutto.
Tommy: 7 anni di simpatia e tanti trattori camion varicelli e motoseghe.
Ho descritto in sintesi come vedo gli abitanti di Prossenicco. Tale mi sento anch'io poichè la maggior parte dell'anno ci vivo.
Dolores: la felicità per me è infilarmi lo zaino, andare nel bosco, vedere sorgere il sole...e possibilmente tornare al tramonto.
mercoledì 14 novembre 2007
Cognomi...
domenica 11 novembre 2007
giovedì 8 novembre 2007
Cognomi
Filipig/ Filipič
Il cognome sloveno Filipig/ Filipič é un patronimico, un cognome cioé derivato dal nome del padre, nel nostro caso da Filip con il formante sloveno -ič. E' un cognome tipico del paesino di Topoló, come risulta dai libri di battesimo di S. Leonardo. Da qui si é poi diffuso, nel XVIII secolo, nella Valle di S. Leonardo ed oltre, a Cividale e in Friuli. Fuori delle Valli del Natisone é presente da secoli, in comune di Taipana (Prossenicco) e naturalmente nella vicina Repubblica di Slovenia, soprattutto nello slovensko Primorje. Dall'agionimo di origine greca Philippos (l'amico dei cavalli) sono sorti anche i cognomi italiani del tipo De Filippo, De Filippi, De Filippis che corrispondono piú o meno al cognome sloveno Filipig/ Filipič.
mercoledì 7 novembre 2007
Il Mostro
Monte Nero
venerdì 12 ottobre 2007
giovedì 11 ottobre 2007
mercoledì 3 ottobre 2007
Sentiero da Prossenicco verso Montemaggiore
Dislivello 800
Lunghezza km 16
Altitudine min 389
Altitudine max 795
Giunti nella piccola frazione di Prossenicco si attraversa il paese in direzione di Platischis parcheggiando l’auto in un piccolo spiazzo sulla destra (m 547) in corrispondenza dello sbocco di una pista sterrata. Si inizia quindi a camminare lungo la strada asfaltata in direzione nord seguendo le indicazioni del segnavia CAI n.744 che coincide qui con il Sentiero Italia. Oltrepassata la caserma della Guardia di Finanza si esce dall’abitato in lieve discesa lasciando subito a sinistra la deviazione per Platischis. Giunti in prossimità del piccolo cimitero le segnalazioni ci portano ad abbandonare l’asfalto per scendere lungo un marcato sentiero che a primavera si ricopre letteralmente di crochi e campanellini. Superato il rudere di un vecchio stavolo ed alcuni successivi terrazzamenti si confluisce nuovamente sulla strada asfaltata che si segue ancora per circa 900 metri oltrepassando il ponte sul rio Namlen (m 389, punto più basso dell’escursione). Tralasciata anche la deviazione a destra, presso il valico con la Slovenia, si abbandona definitivamente l’asfalto per imboccare la carrareccia che scende leggermente verso le sponde del Natisone.
Si costeggia il corso d’acqua lungo una pista che regala scorci interessanti sul greto del fiume e sulla dorsale compresa tra la punta di Montemaggiore e lo Stol. Con andamento pressoché lineare si segue il corso d’acqua fino ad arrivare alla confluenza del Rio Bianco e del Rio Nero, punto che segna tradizionalmente l’origine del Natisone.
Si prosegue ancora per poco risalendo lungo il corso del Rio Bianco che in breve si attraversa su un guado dal fondo cementato. Sull’altra sponda si lascia la pista forestale per imboccare il sentiero che sale lungo un crinale boscato. Seguendo le indicazioni sugli alberi ci si innalza con pendenza ora molto più decisa su una traccia poco marcata che in breve interseca nuovamente la pista forestale. Si riprende il filo della dorsale che si fa ora più roccioso e con un ultimo strappo si guadagna anche il bel ripiano prativo di Certegna (m 688) dove lo sguardo si apre sempre più verso la catena del Montemaggiore.
Seguendo con attenzione le segnalazioni si passa accanto ad alcuni ruderi che il tempo ha inesorabilmente rovinato raggiungendo l’unica costruzione risistemata dove termina anche la pista forestale.
Poco oltre l’abitazione il segnavia CAI ci conduce ad imboccare l’antica strada Sregnobardo-Montemaggiore come si apprende da un cartello all’imbocco del sentiero. Si tratta di una buona mulattiera, ancora in parte lastricata, che scende in maniera decisa nel bosco fino a raggiungere nuovamente il greto del Rio Bianco in corrispondenza di una marcata ansa.
Qui il torrente è più giovane ed il guado del piccolo corso d’acqua non presenta alcuna difficoltà. La mulattiera riprende sulla sponda opposta tra le splendide fioriture di primula comune, bucaneve, elleboro verde e farferugine che caratterizzano il sottobosco di marzo. Dopo una breve risalita il sentiero traversa quasi in falsopiano, alto sul letto del rio Lemagna. In breve si giunge in prossimità del greto che si oltrepassa tramite un antico ponte in pietra ancora ben conservato. Si tratta di uno dei punti più suggestivi dell’itinerario in quanto, pochi metri oltre il ponte, il rio forma una ampia vasca e si getta in una alta cascata che la conformazione del terreno lascia solo intravedere. Superato il piccolo corso d’acqua si riprende a salire costeggiando alcuni stavoli diroccati ed una serie di terrazzamenti e muretti a secco che conducono alle case di Montemaggiore (m 795).
Dall’abitato il segnavia CAI n.742 prosegue a salire verso la sella di Riobianco mentre per noi è giunto il momento di rientrare utilizzando il medesimo itinerario. Dagli stavoli di Certegna è possibile variare di poco la discesa utilizzando al posto del sentiero la pista forestale. Questa riporta esattamente al guado cementato sul Rio Bianco.
Se volete saperne di più visitate l'indirizzo http://www.sentierinatura.it/EasyNET/Frameset.asp?Code=sentierinatura&Page=FormDOC&IDD=2440&FROMSTART=TRUE
prosnid
Poche le case,oggi restaurate dopo il terremoto del 1976,rifatte le viuzze antiche,con metodi moderni e compiacenti,rifatto insomma,un vestito nuovo di questo piccolo centro montano che 60 anni fa contava circa 800 abitanti!!!!
giovedì 20 settembre 2007
Informazioni utili
Lo potrete contrattare per prenotazioni od altro allo 0432-788194 mentre la sua e-mail è giuanpitor@hotmail.